L'età è il fattore più importante che influenza la fertilità femminile, anche senza avere un figlio.
La fertilità diminuisce con l'avanzare dell’età della donna a causa di una normale diminuzione del numero di ovuli che rimangono nelle ovaie, ed il loro invecchiamento. La diminuzione della fertilità può avvenire prima in alcune donne rispetto ad altre.
Età, ciclo mestruale e ovulazione
Nell’età adolescenziale, le ragazze hanno ovulazioni irregolari, con conseguenti cicli mestruali irregolari, ma intorno ai 16 anni, l’ovulazione e il ciclo mestruale si regolarizzano. Il ciclo rimarrà regolare nella donna, in genere di durata tra il 26 e 35 giorni, solitamente fino all’età di 45 anni, quando ormai il ciclo mestruale diventerà sempre più corto. La donna si potrà dichiarare in menopausa quando avrà avuto un’assenza consecutiva del ciclo mestruale per almeno 1 anno.
Con l'aumentare della età di una donna, la sua fertilità diminuisce a causa degli effetti legati all’invecchiamento delle ovaie. A differenza degli uomini, che continuano a produrre spermatozoi per tutta la vita, le donne nascono con tutti i follicoli che contengono gli ovuli per tutta la loro esistenza. Entro la 20esima settimana di vita il feto femminile sviluppa da 6 a 7 milioni di ovuli. Alla nascita sono presenti nelle ovaie circa un milione di follicoli, che già durante la pubertà scendono a circa 300.000. Di questi, solo circa 300 ovuli saranno fecondati durante gli anni riproduttivi, gli altri si perderanno attraverso l'atresia, un processo degenerativo che si verifica indipendentemente dal fatto che le donne abbiano avuto oppure no una gravidanza, abbiano normali cicli mestruali, usino contraccettivi o subiscano trattamenti per l'infertilità.
Fertilità nelle donne in età avanzata
La frequenza di infertilità e aborto spontaneo aumenta con l’avanzare dell'età. Il picco di fertilità nelle donne si manifesta a 27 anni e comincia a diminuire dopo i 30. Una diminuzione della fertilità ed un aumento del rischio di aborto spontaneo iniziano intorno all'età di 35 anni, principalmente a causa dell'invecchiamento degli ovuli. Fino a quando non vengono rilasciati, gli ovuli rimangono “inattivi” nei follicoli ovarici, il che significa che gli ovuli sono alcune delle cellule più longeve del nostro corpo. Poiché un ovulo inattivo non può eseguire i processi di riparazione cellulare, la possibilità di degradazione aumenta man mano che la donna invecchia.
Ogni mese una donna in buona salute di circa 30 anni ha il 20% di possibilità di concepire un bambino. All'età di 40 anni, le probabilità diminuiscono fino al al 5% ad ogni ciclo mestruale. Le donne non rimangono fertili fino alla menopausa. L'età media per la menopausa è di 51 anni, ma nella maggior parte dei casi hanno scarse probabilità di rimanere incinta anche intorno ai 45 anni. Queste percentuali sono valide sia per il concepimento naturale sia per quello assistito, compresa la fecondazione in vitro. La perdita di fertilità femminile, a causa dell'invecchiamento, si verifica per una graduale diminuzione della qualità degli ovuli e del loro numero.
La qualità e la quantità degli ovuli sono direttamente influenzate dall'invecchiamento.
La qualità degli ovuli
Un cambiamento importante nella qualità dell'ovulo è la frequenza delle anomalie genetiche causate dalla presenza di troppi o troppo pochi cromosomi. Al momento della fecondazione, un ovulo normale dovrebbe avere 23 cromosomi; quindi, quando l’ovulo è fecondato da uno spermatozoo, anch’esso con i suoi 23 cromosomi, l'embrione risulterà avere un totale di 46 cromosomi. Aumentando l’età della donna capita che sempre più ovuli hanno troppi o troppo pochi cromosomi. Questo significa che, in caso di fecondazione, anche l'embrione avrà troppi o troppo pochi cromosomi.
La maggior parte delle coppie hanno familiarità con la sindrome di Down, una condizione che si verifica quando l'embrione ha un 21esimo cromosoma in più. La maggior parte degli embrioni con troppi o troppo pochi cromosomi non portano a termine la gravidanza e causano un aborto spontaneo.
Il numero degli ovuli
La diminuzione del numero di follicoli che contengono ovuli è chiamata "diminuzione della riserva ovarica". Le donne iniziano a perdere la loro riserva ovarica prima di diventare sterili e prima di smettere di avere cicli mestruali regolari. Man mano che la riserva ovarica diminuisce, i follicoli ovarici diventano sempre meno sensibili alla stimolazione del FSH, quindi hanno bisogno di più stimolazione ovulare. In un primo momento, le mestruazioni arriveranno più spesso, con conseguenti cicli più brevi, tra 21-25 giorni. Alla fine, i follicoli diventano incapaci di rispondere adeguatamente fino ad ovulare costantemente, con conseguente cicli lunghi e irregolari.
La diminuzione della riserva ovarica è di solito correlata all'età e si verifica a causa della perdita naturale degli ovuli e della diminuzione della qualità di quelli rimanenti. Tuttavia, le giovani donne possono avere una bassa riserva ovarica causata dal fumo, da una familiarità alla menopausa precoce o come esito di un intervento chirurgico ovarico o, in alcuni casi, anche in assenza di fattori di rischio noti. Le donne con bassa riserva ovarica hanno una minore probabilità di rimanere incinte rispetto alle donne della stessa fascia di età con una normale riserva.
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