Non riesci e rimanere incinta?
Al di là dei fattori che non puoi cambiare, come ad esempio l'età, il peso può influenzare la tua fertilità. Troppo grassa, troppo magra ... qual è il peso ideale per riuscire a concepire?
Vuoi far crescere la tua famiglia, ma hai qualche difficoltà ad avere un bambino? La probabilità di rimanere incinta (definita “fertilità media”) è del 25% durante ogni ciclo mestruale. Si stima che ci vogliono tra 7 mesi e 1 anno per riuscire a concepire un bimbo. Ma questo aspetto varia notevolmente da donna a donna.
La fertilità dipende dai geni, dai possibili disturbi fisiologici e soprattutto dall'età.
Anche l'igiene personale e lo stile di vita del tuo partner possono svolgere un ruolo importante. Tra i fattori che causano l’infertilità possiamo menzionare lo stress, una dieta squilibrata, la somministrazione di alcuni farmaci, esercizio eccessivo, consumo di tabacco, alcol e/o droghe, ma anche l'obesità o il sottopeso.
Possiamo parlare di un peso ideale per rimanere incinta? Per aumentare le probabilità di una gravidanza, non è necessario raggiungere il peso ideale. Secondo i medici, non c'è alcuno specifico peso per aumentare la possibilità di rimanere incinta. Molte donne sottopeso o sovrappeso non hanno difficoltà a concepire. D'altra parte, gli specialisti indicano che se l'indice di massa corporea (peso/altezza) non è nella "norma", potrebbero verificarsi complicazioni. Si stima che il 12% dei casi di infertilità primaria siano legati a problemi di peso. L'IMC (indice di massa corporea) del tuo partner è inferiore a 18 o superiore a 25? Il riequilibrio del peso ti aiuterà nel concepimento. È davvero importante mantenere un buon rapporto tra massa muscolare e massa grassa.
Il sovrappeso, nemico della tua fertilità
Nel caso delle donne, anche se il sovrappeso e l'obesità non impediscono la fecondazione, ci sono il 59% in più di problemi aggiuntivi che si verificano a causa del peso rispetto alle donne il cui peso è considerato "appropriato". Va detto che un indice di massa corporea (BMI) tra 27 e 31 aumenta 3 volte il rischio di infertilità anovulatoria. "Questo è il motivo percui raccomandiamo, in primo luogo, nel caso di un disturbo del ciclo associato all'obesità, una perdita di alcuni chili. Oltre a migliorare l'ovulazione e quindi la fertilità, questo aiuta anche ad evitare il sovraccarico di ormoni correlati.” "Non stiamo parlando di donne il cui BMI è superiore a 34, perché le loro gravidanze sono considerate a rischio", dicono ancora medici.
"Invitiamo i soggetti obesi a perdere peso con l'aiuto di un nutrizionista, prima di prescrivere loro una cura specifica, per una sua maggiore efficacia e minori rischi in caso di gravidanza. Oltre ai cicli anovulatori e ai disturbi mestruali, essere in sovrappeso in gravidanza può causare: diabete gestazionale, anomalie della placenta e difetti alla nascita. In generale, l'obesità femminile con un disturbo del ciclo anovulatorio è spesso associata alla sindrome dell'ovaio policistico (PCOS). E in questo caso, il ciclo anovulatorio può essere trattato con la perdita di chili prima dell'introduzione di farmaci". Ribadiscono i medici.
Il problema del sottopeso.
Troppo poco peso nelle donne (BMI sotto i 18), o la perdita eccessiva di massa muscolare, o troppa attività fisica, possono influenzare la fertilità. La produzione dell'ormone che rilascia gonadotropina ipofisaria (che è essenziale per l'ovulazione regolare) può diminuire e questo a sua volta provoca il blocco del ciclo mestruale e dell’ovulazione.
Negli uomini, restrizioni dietetiche, così come l'intensa pratica di alcuni sport, hanno anche un impatto sulla spermatogenesi. Inoltre, a volte, la somministrazione di steroidi può fermare del tutto la produzione di spermatozoi.
Il problema del peso influisce sulla fertilità. Quali sono le soluzioni?
Se i tentativi di una coppia di avere figli non hanno successo, si consiglia di andare da un ginecologo per valutare la fertilità della coppia ed eventualmente determinarne le cause. Il medico sulla base di un questionario raccoglie informazioni per la donna, sull'età delle prime mestruazioni, regolarità e durata del ciclo mestruale, età, peso e altezza per calcolare l'indice di massa corporea, storia medica e chirurgica, possibile trattamento medico, ma anche l'ambiente e le professioni che svolgono i partner. Effettua una valutazione ormonale, con un'ecografia per contare i follicoli ovulatori al terzo giorno del ciclo mestruale ed un esame specifico per controllare le tube di Falloppio. Per gli uomini, oltre all'età, rapporto peso/altezza, storia medica, chirurgica e testicolare, sono necessarie informazioni sul consumo di tabacco, alcol, droghe, frequenza di bagni caldi, sauna e terme, e anche sulla professione, se esposto a determinati fattori di subfertilità. Viene consigliato un esame del liquido seminale da effettuare dopo 2-7 giorni di astinenza. Vengono prese in considerazione anche le dinamiche sessuali della coppia e vengono poste domande sulla frequenza del rapporto sessuale.
Soprattutto per i pazienti con problemi di peso, questa valutazione porta ad una proposta di cura. Per i pazienti in sovrappeso e patologicamente obesi, si consiglia una visita da un nutrizionista per bilanciare il peso in modo sano, senza restrizioni per raggiungere un equilibrio ormonale favorevole al miglioramento della fertilità. Fare sport all’aperto può anche essere utile.
Le persone sottopeso sono indirizzate ad uno psicologo o anche ad uno psichiatra; qualora ci fosse un sospetto di anoressia, si consiglia di consultare un dietologo per aumentare l'assunzione di lipidi e carboidrati nella dieta quotidiana.
In breve, per essere in buona salute e per migliorare la fertilità, è ideale avere un'attività fisica regolare e moderata, così come una dieta equilibrata.